Percorso 6 - Rev06
Da Anghiari (innesto
Rev05)
a Case Turicchi (innesto Rev07 e Rev08)


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Dal
parcheggio di porta S. Angelo (GPS: 1746942 - 4825320) si
scende lungo le mura della città di Anghiari fino ad
incontrare l’inizio del percorso Cai 10, e si gira sulla
dx. Si segue la strada asfaltata fino ad oltrepassare due
gruppi di case e, oltrepassato un piccolo cimitero sulla sx, si
prende la strada a fondo naturale sulla dx che passa
attraverso campi di tabacco. Dopo 400 m si gira a dx
e si prosegue sulla strada sterrata che corre a solatio, lungo i
campi di girasole e tabacco. Superato l’innesto
col percorso Cai 106, si prosegue a dritto fino
all’innesto con la strada statale (*). Prima della
strada asfaltata si gira a dx e, attraverso un sentiero
stretto, si raggiunge un ruscello ed il ponte che
si sottopassa agevolmente, arrivando così ad una casa che si
aggira sulla sx, fino ad una catena. Oltrepassata
facilmente la catena, si prosegue lungo una strada a fondo
naturale che si sviluppa in salita lungo un bosco ceduo di
quercia fino ad un casa che si aggira sulla dx e di lì si
prosegue fino all’innesto con strada sterrata che conduce a
Case Turicchi (GPS: 1749636 - 4823618) (Innesto Rev07 e
08).
(*) = se si gira a dx
e si segue la Senese Aretina n.73 e dopo 500m si gira ancora a
dx e poco dopo al sx si arriva al Castello dei
Sorci.
P.I.N. |
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Castello di Sorci
– Sul lato sinistro della Sovara sorge il
Castello di Sorci, risalente alla prima metà del
XV° secolo. Il castello di Sorci è famoso per la sua
storia: fu infatti dimora di Baldaccio d’Anghiari,
capitano d ventura. Durante quegli anni il castello
era rafforzato da una cinta muraria e da un fossato, e
difeso da armigeri. Baldaccio d’Anghiari ebbe però una
triste storia perché si narra che fu, prima
assassinato e poi decapitato nel 1441, in Palazzo
Vecchio, a Firenze. Da allora, secondo la leggenda, il
suo fantasma gira la notte per le stanze del castello.
Nei secoli successi il castello fu più volte
rimaneggiato, fino ad assumere l’aspetto attuale, di
villa seicentesca. Oggi il castello ospita un rinomato
ristorante, che, oltre agli ottimi piatti di
cucina tipica ed ai prezzi modici, permette
d’imbattersi in noti personaggi dello spettacolo
(attori di cinema, presentatori televisivi, cantanti,
giornalisti, scrittori sono tra i suoi frequentatori).
Un’ultima caratteristica da non omettere è il fatto
che, le sue stanze, sono state fonte d’ispirazione per
il film “Non ci resta che piangere” di e con
Roberto Benigni e Massimo Troisi, all’epoca ospiti del
castellano.
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