Percorso 1 - Rev01
Da Monterchi
a innesto RevC02


Dal Parco Fluviale di Monterchi (GPS:
171447 - 4819488) si
prosegue per lo sterro che corre lungo il torrente Cerfone fino
a raggiungere, dopo 1,4 km, il gruppo di case di Omarino.
S’incontra anche una strada asfaltata, che si oltrepassa per
proseguire in salita lungo un ampio sentiero inghiaiato. Si
arriva così alla strada asfaltata per Padonchia che si
raggiunge di lì a poco dopo aver girato a dx. Superato la
frazione di Padonchia si scende, fino ad imboccare dopo
circa 800 m, una strada a fondo naturale che rimane sulla dx.
Si prosegue lungo la pista forestale (molto dissestata) fino ad
incontrare una casa sulla sx, e ad entrare in una
querceta. Adesso il percorso si articola all’interno della
querceta, lungo un sentiero, a tratti dissestato, che sale fino
a raggiungere una piccola radura, dove è opportuno mantenersi a
sx. A tratti il bosco di quercia lascia spazio alla vista
di panorami molto belli. Salendo ancora si raggiungere un
capanno in legno per cacciatori, che all’occorrenza può essere
usato a ricovero. Superato il capanno la strada naturale
si innesta in uno sterro che scende costeggiando alcune case,
fino ad arrivare ad un bivio dove è segnalato l’agriturismo
e maneggio “Arcobaleno”. Si prende a dx e si
prosegue per Scandolaia e, dopo circa 800 m, si incontra
una strada asfaltata che conduce ad un gruppo di case, tra cui
gli agriturismi “Casalberti” e “Scandolaia”.
Scendendo sulla sx s’imbocca una strada sterrata e, dopo
poco, s’incontra un casolare; qua si gira a dx per poi
proseguire lungo una pista tra i campi, fino ad arrivare al
torrente Cerfone. Gli escursionisti a piedi e in mountain
bike possono oltrepassare il ponticello in ferro. Per quelli
a cavallo vi un guado semplice nel periodo
primaverile-estivo, a dx del ponte (per i Cavalieri:
se ci fosse troppa acqua i cavalieri devono tornare indietro e
all’agriturismo Casa Alberti devono girare a sx e
prendere la strada che scende verso Le Ville e poi
oltrepassato il ponte arrivati alla strada principale si gira a
dx per rientrare nel percorso Rev01 presso Bagnaia). Si
prosegue lungo uno sterro fino ad arrivare al sottopassaggio
della nuova strada statale Siena-Arezzo; quando la strada
diviene asfaltata si gira a sx. Dopo 100 m a dx si
trova il bivio per Bagnaia e dopo 200 m s’incontra una
strada sterrata. Si sale oltrepassando delle abitazioni sulla
sx, per poi arrivare alla fine del sentiero dove vi una
sbarra indicante proprietà privata. Da qui si prende la strada
naturale che si trova sulla dx e che, dopo 50 m,
diventerà sentiero. Si sale con discreta pendenza fino a
raggiungere l’abitato di Ca Nuova. Da qui si percorre per
un breve tratto una strada asfaltata per poi lasciarla sulla
sx sentiero che si snoda in una folta querceta. Il percorso
si sviluppa lungo elevate pendenze che possono rappresentare una
difficoltà per coloro che vanno a cavallo o in mountain bike.
Salendo ancora il bosco lascia ampi spazi per bellissime vedute
panoramiche sulla Valle fino ad arrivare all’innesto con una
strada sterrata che di lì a dx porta alla Badia di S.
Veriano. Vicino al parcheggio della Badia si trova una
tettoia che è possibile utilizzare come ricovero d’emergenza.
Proseguendo in discesa lungo la strada si arriva, dopo 1 km
circa, ad un quadrivio dove si prenderà la strada che scende
sulla dx (la strada di sinistra conduce, dopo 200m. all’
agriturismo “Il Castelluccio”). Scendendo la strada
diventa sempre più brutta fino a divenire asfaltata, ma in
pessime condizioni. Si arriva così al borgo di Toppole
dove prima del paese si gira sulla sx, si oltrepassa il
cimitero e si risale fino ad incontrare la strada sterrata che
porta direttamente al Castello di Verazzano. Da qui in
poi la strada diventa a fondo naturale e segue la curva di
livello fino a salire, sulla dx, lungo un sentiero che
porta direttamente ad un castagneto. Salendo ancora il castagno
lascia il posto alle querce; il sentiero prosegue fino ad
incontrare una quercia molto bella, da aggirarsi sulla dx,
per poi scendere fino ad arrivare ad un catena. Da qui,
dopo poche decine di metri, si gira a sx lungo uno sterro
che porta direttamente in località Casa S. Pietro e di
lì, oltrepassato un castagneto e l’innesto del sentiero Cai
50, si prosegue in discesa su una strada a fondo naturale
talvolta assai erosa. Arrivati a Casa al Vento si
gira sulla dx risalendo, e si raggiungono i prati di
crinale da dove si gode di un bellissimo panorama sulla valle e
sul Castello di Pietramala. Nello scendere, sulla destra,
si trovano delle vasche di acqua perenne per
l’abbeveraggio dei bovini al pascolo che possono essere usate
anche per i cavalli. La pista diventa sempre più erosa e
sassosa fino ad rientrare nel bosco di castagni costeggiando la
rete dell’azienda agricola “Montemercole”.
Scendendo ancora si arriva alla fine dell’itinerario che
coincide con l’innesto del sentiero Cai 102
(GPS: 1740203 - 4822481).
P.I.N. |
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Badia di S. Veriano (GPS:
1744894 - 4818996) - La Badia di S. Veriano è un’ abbazia camaldolese medievale, sorta alla fine del XI sec. e situata a circa 760 metri s.l.m. su l’altura dell’omonimo monte, da cui gode di un bellissimo panorama sull’intera Val Tiberina. La chiesa è molto bella , costituita da una sola navata coperta a capriate in legno e con tre absidi circolari. Il luogo è isolato e tranquillo, e la chiesa è circondata da un boschetto di cipressi. L’area circostante è attrezzata per picnic, con presenza di tavoli e di una fontanella per l’acqua.
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Borgo di Toppole (GPS: 1744526 - 4820365) –
Il borgo di
Toppole, più spesso denominato “castello”, è ciò che rimane di un antico sistema di fortificazioni erette a difesa del fiume Sovara. All’interno del borgo è presente la Chiesa dei SS. Clemente e Ruffillo, a croce latina, già esistente nella prima metà del XII secolo, ma probabilmente risalente ad un periodo storico ancora anteriore.
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Borgo di Verrazzano (GPS:
1743310 - 4820280) – Il borgo di Verrazzano è meno fortificato di quello di Toppole, ma appartiene probabilmente alla stessa serie di fortificazioni, edificate quasi lungo lo stesso meridiano, a difesa del versante destro del fiume Sovara. Circondato da boschi di latifoglie miste e prati pascoli, offre uno spettacolo di serena bellezza.
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