Artigianato

 Terrecotte  
 

Le attività artigianali sono molto sviluppate in Valtiberina e costituiscono una tradizione locale radicata nel tempo, che trae dalla scuola e dal centri di restauro di Anghiari e dall’istituto d’arte di Sansepolcro, nuova forza e idee. Il comune di Anghiari rimane il fulcro dell’artigianato della Valle, e nel borgo si trovano laboratori che lavorano la ceramica, il ferro battuto, o effettuano lavori di restauro delle opere in legno. Sempre ad Anghiari e nelle sue vicinanze (in particolare nel paese di Viaio) si lavora il vimini, raccolto lungo le rive del Tevere e dei sui affluenti, per realizzare i famosi cesti di Anghiari. Tra quest’ultima e Sansepolcro è antica la tradizione della produzione di stoffe, mentre a Sansepolcro si ha la produzione di merletto a tombolo e viene praticata l’arte orafa. Entrambe queste attività hanno tratto nuova linfa grazie alle mostre che si svolgono in Valtiberina ogni due anni: l’Internazionale del merletto (negli anni pari) e la Biennale di Arte Orafa (negli anni dispari).

Un’altra caratteristica legata ai tessuti, sempre in Val Tiberina, è quella della loro colorazione naturale per mezzo di una pianta erbacea, comunemente denominata guado (Isatis Tintorea) che sin dall’antichità cresce in questi luoghi. La bellezza del colore blu intenso e delle diverse sfumature di azzurro, di cui si ammantano le stoffe una volta trattate col colorante naturale, hanno spinto la Comunità Montana della Valtiberina Toscana a riprendere e portare avanti questa attività artigianale, già apprezzata oltre 500 anni fa da Piero della Francesca, che adoperava il colorante naturale per tinteggiare le stoffe dei vestiti nelle suo opere (vedi tunica della Madonna del Parto).

Tra le caratteristiche della Valle vi è anche la vocazione alle erbe officinali. E’ grazie ad esse e alla loro conoscenza nei secoli che si è potuta sviluppare negli anni la ditta erboristica “Aboca erbe” che qui ha la sua sede. In Valtiberina questa azienda svolge tutta la sua catena produttiva, dalla coltivazione fino al prodotto finito.

Raccolta tabacco

Per finire è importante ricordare la coltivazione del tabacco. Il “Consorzio dei Tabacchicoltori Kentucky Valtiberina Toscana” è di recente formazione (dicembre 2002), ma trae le sue origini da un’antica tradizione di coltivazione di queste piante, che risale addirittura al 1574, con il cardinale Nicolò Tornabuoni. Attualmente il Kentucky è la coltura “regina” della Valtiberina Toscana ed il consorzio è volontario e senza scopro di lucro per la valorizzazione del tabacco, coltivato nei comuni di Anghiari, Sansepolcro e Monterchi. L’attività di produzione del tabacco si svolge in aziende medio-piccole in cui largo spazio ed importanza è lasciata all’artigianalità dell’uomo.

Indice dei capitoli

- Introduzione alla Valtiberina
- Cenni storici
- Geologia e geomorfologia
- Flora…
- …e fauna
- Cultura…
- ...gastronomia…
- …ed artigianato
- Approfondimento sul tartufo
- Eventi e manifestazioni
- Aree protette
- S.I.C. siti d’importanza
- comunitaria
- Le riserve naturali statali
- Pescare in Valtiberina
- Sui passi di S. Francesco
- Scopriamo i comuni della
- Valtiberina