Scopriamo i comuni della Valtiberina

ANGHIARI

Il comune di Anghiari si sviluppa tra gli alvei del fiume Arno e Tevere, su un’altura, la collina di Anghiari, da cui si domina la vallata sottostante. La sua storia è molto antica: castello bizantino nel Medioevo; nel 1048 viene donato da un vescovo alla canonica e nel 1075 nasce il comune con il suo statuto, anche se rimane legato al priorato. Nel 1104, in seguito ad alterne vicende, viene donato ai frati Camaldolesi ed è in quel periodo che viene ampliato e fiorisce economicamente: si aprono botteghe di ceramisti, fabbri, vasai, scalpellini e sorge un importante mercato. Nel 1175 gli aretini, che stanno portando avanti una serie di annessioni dei territori della Valtiberina, conquistano Anghiari e ne distruggono il castello, per ricostruirlo nuovamente. In questi anni vengono costruite importanti opere idrauliche per bonificare la pianura sotto la cittadina e consentirne l’ampliamento.

A questo periodo di pace ne segue un altro in cui si alternano lotte con i fiorentini e con i perugini (che regnano su Anghiari per dieci anni) per l’egemonia sul comune, che viene definitivamente annesso alla Repubblica Fiorentina nel 1440.

Attualmente il comune di Anghiari si presenta come un antico borgo medievale, con vicoli irregolari, ripide scalinate, chiese e piazzette con botteghe di artigiani, laboratori di restauro e di antiquariato.

Il centro abitato si sviluppa attorno ad una strada principale, detta “ruga” che lo attraversa completamente. Il panorama su cui si affaccia è la vallata del Tevere, disseminata di castelli , torri e pievi, a testimoniare la sua passata spiritualità francescana.

Culturalmente Anghiari ha molto da offrire, con il Museo Statale di Palazzo Taglieschi e quello di Palazzo del Marzocco. Nel primo sono custoditi raccolte di dipinti, sculture e utensili del luogo; tra le opere più importanti vi è la Natività di Andrea Della Robbia e la Statua della Vergine di Jacopo della Quercia. Nel Museo di Palazzo del Marzocco si trova invece la storia della famosa Battaglia di Anghiari, illustrata da quadri, plastici e tavole. Vi è infine il Museo della Misericordia, che documenta tutta la storia della Confraternita anghiarese la cui origine risale al 1300 circa e che continua ad essere presente nella territorio, pur con alterne vicende nel corso dei secoli, fino al giorno d’oggi.
Il borgo di Anghiari si offre al visitatore durante tutto l’arco dell’anno, grazie ad una fervida attività culturale dove fiere ed esposizioni si alternano a mostre e feste popolari, alle iniziative folcloristiche e teatrali (vedi MANIFESTAZIONI ED EVENTI) e alla tradizionale ottima cucina.

BREVI NOTIZIE DESCRITTIVE

Altitudine s.l.m.

429 m

Km

da Arezzo: 28
da Urbino: 79
da Firenze: 105

Popolazione

5.877 abitanti

 

BADIA TEDALDA

 Badia Tedalda è situata nella parte nord della Valtiberina, in posizione equidistante dalle regioni della Romagna e dall’Umbria, si trova lungo la via romea, la via che da Czestochowa portava a Roma, attraversando luoghi di fede. Il borgo consta di circa 1300 abitanti, e s’inserisce in un ambiente collinare dolce ed armonico da cui si dipartono sentieri per passeggiate da fare a piedi, cavallo o in bicicletta. Da un punto di vista architettonico sono importanti da ricordare le Chiese di S.Michele e di S.Pietro. Nella prima si trova una pala d’altare con la Madonna, il Bambino ed i Santi, di Benedetto Buglioni, realizzata in terracotta invetriata. Nel comune di Badia Tedalda molto bella è anche la chiesetta della Madonna del Presale, isolata ed un tempo meta di pellegrinaggi di monaci e pellegrini.

Tra le manifestazioni tipiche ricordiamo il Palio dei Castelli, ed il Festival del tartufo. La prima è una festa medievale che si celebra ogni anno ad agosto, durante la quale le strade del paese si riempiono di figuranti e di giocolieri, agghindati nei costumi tipici. Il Palio consiste in una sfida tra cavalieri, che gareggiano per infilzare, lanciati al galoppo, bersagli di diverse dimensioni. Il Festival del tartufo è invece una manifestazione più legata ai piaceri del palato, che si svolge tutti i lunedì e martedì, durante i mesi di ottobre e di novembre, presso la frazione Svolta del Podere.

BREVI NOTIZIE DESCRITTIVE

Altitudine s.l.m.

799 m

Km

da Arezzo: 65
da Rimini: 65
da Firenze: 146

Popolazione

1.394 abitanti

 

CAPRESE MICHELANGELO

 Città natale di Michelangelo Buonarroti, da cui la cittadina prende il nome. Il borgo di Caprese Michelangelo si trova in posizione elevata su una rocca che domina il territorio circostante. L’area circostante il piccolo borgo (1700 abitanti circa) è circondata da castagneti da frutto di eccezionale pregio, che hanno permesso di attribuire al “Marrone di Caprese Michelangelo” la Denominazione di Origine Protetta (DOP). Nel paese si trova la chiesa di S.Giovanni, dove fu battezzato Michelangelo, e le chiese di S. Cristoforo in Monna, la chiesa dell’abbazia camaldolese di Tifi e la pieve di S.Cassiano.

Nella Casa del Podestà, casa natale di Michelaìngelo Buonarroti, è stato creato il Museo Michelangiolesco, al cui interno sono riproposte delle riproduzioni dei capolavori dell’artista, ma anche opere di artisti contemporanei. 

BREVI NOTIZIE DESCRITTIVE

Altitudine s.l.m.

653 m

Km

da Arezzo: 44
da Rimini: 121
da Firenze: 123

Popolazione

1.700 abitanti

 

MONTERCHI

Monterchi è un antico borgo medievale, con tranquille stradine e piazzette, contornato da boschi, castagneti e campi coltivati. Sorge a metà di un’altura, in un luogo considerato sacro per gli antichi romani al personaggio mitologico di Ercole.

Monterchi è famoso soprattutto per le sue iniziative culturali e perché conserva, all’interno dell’omonimo museo, l’affresco della Madonna del Parto di Piero della Francesca. Fu realizzato dall’artista nella città natale di sua madre, attorno al 1445 e riportato alla luce nel 1888. Il museo che lo accoglie ospita anche una mostra dove vengono illustrate le varie fasi delle tecniche del restauro.

Tra le iniziative culturali del comune di Monterchi ricordiamo il convegno di poesia, che si tiene ogni anno l’ultimo sabato di agosto, a cui possono partecipare tutti ed è dedicato ogni anno ad un diverso tema di rilevanza sociale. L’ultimo sabato di maggio si tiene il concorso nazionale letteratura per ragazzi, “C’era una volta”. Inoltre nei mesi estivi vengono tenuti concerti all’aperto di musica classica

BREVI NOTIZIE DESCRITTIVE

Altitudine s.l.m.

356 m

Km

da Arezzo: 28
da Firenze: 105

Popolazione

1.900 abitanti circa

 

L'affresco della Madonna del parto

 

Casella di testo: CURIOSITẢ  SU MONTERCHI 
Nelle vicinanze di Monterchi si può trovare, la “Pietra dell’Omo Selvatico”. Si narra infatti che, molti secoli fa vivesse in questi boschi, un uomo selvaggio che scendeva periodicamente a valle per raziare il bestiame e spargere terrore nella popolazione. Gli animali predati li portava poi presso questa pietra, dove li squartava e consumava in tranquillità.
 
 

 

 

 

 

 

PIEVE SANTO STEFANO

Pieve S.Stefano sorge vicino all’alveo del Tevere, a monte dell’invaso della Diga di Montedoglio. La cittadina è famosa soprattutto per il suo archivio diaristico che si trova nella sede del Municipio, dove sono raccolti scritti aurtobiografici di gente comune, sottoforma di diari, ma anche di lettere e appunti.

La prima idea di creare un archivio diaristico risale al settembre del 1984, ed il 28 novembre dello stesso anno la Giunta Municipale del Comune di Pieve S.Stefano delibera ufficialmente di istituirlo presso la Biblioteca Comunale. Accanto a questa nuova iniziativa viene indetto anche un concorso annuale per i diari inediti. Da allora ad oggi il concorso continua a svolgersi ogni anno in autunno, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone ed estendendosi anche oltr’Alpe , con l’uscita di libri che descrivono l’evento in Germania, Francia, Finlandia e nella regione spagnola della Catalogna.

Il regista Nanni Moretti, autore della pellicola “Caro Diario” ha ricevuto dalla cittadina, l’onoreficienza della cittadinanza onoraria. Il concorso si tiene a Pieve S.Stefano durante il mese di settembre e i diari vincitori vengono attualmente pubblicati dalla casa editrice “Terre di mezzo” e l’archivio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì , dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.00 e sabato mattina per le visite. Si consiglia comunque di telefonare prima di decidere di recarsi in visita.

Architettonicamente Pieve S.Stefano si ricorda per la Chiesa di S.Maria dei Lumi, che sorge nei pressi del ponte principale che attraversa il Tevere. La chiesa è stata realizzata tra il 1590 ed il 1625; il suo nome battezza il Palio dei lumi che si tiene in paese l’ultima domenica di agosto e la Festa della madonna dei lumi (settembre). In primavera si tengono invece altre due feste: la Sagra del fungo Prugnolo e una cronoscalata auto mobilistica, entrambe nel mese di maggio.

BREVI NOTIZIE DESCRITTIVE

Altitudine s.l.m.

 431 m

Km

da Arezzo: 51
da Firenze: 133

Popolazione

3.400 abitanti circa

 

SANSEPOLCRO

 Sansepolcro si trova nella parte orientale della Valtiberina Toscana, vicino al confine con l’Umbria. Situata tra la catena delle Alpi della Luna, e la Massa Trabaria, tra le colline umbre e l'Alpe di Catenaia costituisce un ottimo punto di partenza per ogni tipo di escursioni. L’origine del borgo viene attribuita a due pellegrini che, di ritorno dalla Terra Santa, si fermarono in questa valle dove un segno divino li fece decidere di restare e costruire una piccola cappella per custodire le Sacre Reliquie, che portavano indietro con loro da un viaggio compiuto a Gerusalemme. L’aspetto attuale della cittadina è quello di un borgo medievale, costruito entro un perimetro murario di forma quadrilatera, ma molto viva e moderna.

La sua popolazione consta di circa 17.000 abitanti e la sua economia è abbastanza fiorente grazie soprattutto alla presenza del pastificio “Buitoni” sorto in valle nel 1827 e oggi famoso a livello internazionale. Vi sono poi importanti aziende che operano nel settore tessile e delle confezioni. Accanto all’industria manifatturiera è fiorente l’agricoltura basata principalmente sulla coltivazione del tabacco, seguita da peperoni, pomodori, girasoli e cereali, inoltre le antiche arti artigiane sono qui rispettate e valorizzate, grazie all’organizzazione delle Biennali di arte orafa e del merletto o trina a spilli, che si tengono entrambe a settembre.

Il borgo medievale deve la sua più grande fama per aver dato i natali al pittore Piero della Francesca (1415-1492), di cui due opere (il polittico della "Madonna della Misericordia" e la " Resurrezione") sono custodite nel Museo Civico. Altri musei presenti a Sansepolcro sono l’Aboca Museum, lo Spazio del Merletto e il Museo Bernardini-Fatti della Vetrata Antica, dove è esposta una grande vetrata con la rappresentazione dell' ”Ultima Cena” oltre a una serie di altre vetrate antiche, realizzate dagli artigiani ed artisti della Valtiberina.

Fra gli edifici di maggior interesse la Cattedrale di S.Giovanni Evangelista e le Chiese di S.Maria delle Grazie, S.Maria dei Servi, S.Lorenzo (al cui interno si trova la “Deposizione” del Rosso Fiorentino), S.Rocco, S.Agostino e l’eremo di San Francesco a Montecasale.

La Deposizione di Rosso Fiorentino

Per finire ricordiamo che Sansepolcro è anche meta di interessanti eventi folcloristici quali il Palio della Balestra (seconda domenica di settembre), con gare di tiro, sfilate in costume ed esibizioni degli sbandieratori.

Casella di testo: CURIOSITẢ  SU SANSEPOLCRO
Nei boschi che circondano Sansepolcro si trova una piccola grotta, detta “Grotta di Bagalino”. La leggenda narra infatti che tale Bagalino, brigante della valle, fosse l’unico in grado di penetrarvi dentro per nascondervisi perché uomo di costituzione piccola e magra. La leggenda narra anche che la grotta abbia una seconda uscita, sul retro della montagna, ma a tutt’oggi questo passaggio non è ancora stato trovato. 

BREVI NOTIZIE DESCRITTIVE

Altitudine s.l.m.

 335 m

Km

da Arezzo: 39
da Urbino: 67
da Perugia: 73
da Rimini: 91
da Siena: 100
da Firenze: 120

Popolazione

15.700 abitanti circa

 

 

 

 

 

 

SESTINO

Il paese di Sestino si trova ad un crocevia di strade e fiumi, raggiungibile sia dall’Umbria che dalla Romagna (e quindi vicino al mare) e dalla Toscana, e che proprio grazie a questa posizione strategica trae le sue origini nel periodo romano. L’antico borgo si trovava in posizione più elevata, dove oggi si trova la Pieve romanica di S.Pancrazio; mentre l’attuale cittadina è raccolta nel fondovalle, con le caratteristiche di un antico borgo settecentesco. Sestino è, tra tutti i comuni della Valtiberina toscana, quello meno noto turisticamente, il meno sfruttato e per questo, forse, il più “vero”. Le manifestazioni che vi si svolgono sono la Mostra Nazionale degli Allevamenti Bovini di Razza Chianina a fine settembre, e la Sagra della Bistecca, l’ultimo fine settimana di giugno. Nella settimana santa si tiene anche una Processione con gli Incappucciati, durante la sera del Venerdì Santo.

Da un punto di vista culturale ed architettonico si segnalano la Pieve romanica di S.Pancrazio che al suo interno custodisce un crocifisso dipinto del XIV secolo e un abside semicircolare. Sempre nel territorio vi è la Chiesa di Martignano, rifatta nel settecento, ma che conserva ancora resti medievali, la Chiesa di Casale e le chiese di S.Giovanni in Vetulo, S.Tommaso di Colcellalto (con una terracotta Robbiana) e S.Maria di Monterone.

Tra i musei troviamo l'Antiquarium Sestinate, dove sono raccolti una serie di reperti archeologici di età romana, in particolare sculture ed epigrafi.

Un altro museo è il Centro Visita della Riserva Naturale Sasso di Simone che ha per tema "l’evoluzione del paesaggio", e che rende importanza agli altari calcarei del Sasso di Simone e Simoncello che, con la loro suggestiva bellezza, sovrastano la pianura attorno al borgo antico.

Sul Sasso di Simone si trovano i resti dell’abbazia benedettina di S.Michele Arcangelo, che avrebbe dovuto trasformarsi, sotto Cosimo I dé Medici, in una città fortificata, che però mai è stata portata a compimento.

BREVI NOTIZIE DESCRITTIVE

Altitudine s.l.m.

456 m

Km

da Arezzo: 80
da Urbino: 50
da Firenze: 153

Popolazione

1.600 abitanti circa

Indice dei capitoli

- Introduzione alla Valtiberina
- Cenni storici
- Geologia e geomorfologia
- Flora…
- …e fauna
- Cultura…
- ...gastronomia…
- …ed artigianato
- Approfondimento sul tartufo
- Eventi e manifestazioni
- Aree protette
- S.I.C. siti d’importanza
- comunitaria
- Le riserve naturali statali
- Pescare in Valtiberina
- Sui passi di S. Francesco
- Scopriamo i comuni della
   Valtiberina