Cultura
Parlare della
cultura della Valtiberina è un compito arduo perché la materia è
vasta e interessa vari ambiti (pittorico, architettonico,
manifatturiero). Anche se l’area interessata dalla Valtiberina
Toscana è comunque un territorio abbastanza circoscritto, ed i
suoi comuni sono piccoli, in ben cinque di essi su sette (Sansepolcro,
Anghiari, Caprese Michelangelo, Monterchi e Sestino) vi è almeno
un museo, a raccontare la storia di cui sono stati
testimoni. Culla di artisti
unici come Michelangelo e Piero della Francesca, la
Valtiberina porta impresse in maniera indelebile, le loro tracce
sul suo territorio.
Nel museo del
comune di Monterchi
è custodita la Madonna del Parto
(1455 circa) di Piero della Francesca, mentre a Caprese
Michelangelo si trova la casa natale dell’omonimo artista
(1475-1564). Altri quadri di Piero della Francesca si trovano nel
Museo Civico di Sansepolcro assieme a opere pittoriche più tarde,
tipiche del periodo che precede il barocco e che viene definito,
in storia dell’arte, come Manierismo (1520 – 1600 circa).
L’opera più
famosa di questa corrente artistica è probabilmente la
Deposizione (1527) del Rosso Fiorentino; conservata
nella chiesa di S. Lorenzo.
Spostandoci ad
Anghiari troviamo il Museo Taglieschi, dove sono raccolti
dipinti, sculture (di scuola toscana ed umbra), ed oggetti di
pregio provenienti da chiese ed abitazioni storiche della zona e,
sempre ad Anghiari si trova il Museo della Battaglia di
Anghiari, che ripercorre le tappe dello storico evento.
E’ interessante
ricordare anche l’Aboca Museo, situato sempre a Sansepolcro,
e allestito dalla ditta Aboca, azienda della Valtiberina, ma
famosa su tutto il territorio nazionale per la produzione di
sostanze naturali per la salute e la bellezza del corpo. Il museo
è composto da otto sale in cui sono esposti erbai, antichi libri
di botanica medicinale e collezioni di strumenti erboristici e
farmaceutici, come mortai, ampolle, bilance, ceramiche ed arredi.
Al di fuori
delle testimonianze presenti nei musei, la Valtiberina ha ancora
molto da offrire da un punto di vista storico e culturale. Essendo
stata una terra di passaggio, di confine, un territorio da
presidiare, è costellata di castelli e fortificazioni, ma anche di
pievi, badie, piccoli monasteri, a partire dall’epoca
paleocristiana.
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Castello
di Montaùto |
I castelli
ancora in buone condizioni sono sei e si trovano tutti sulla riva
sinistra del torrente Sovara, vicino al comune di Anghiari. Più a
nord di tutti si trovano il Castello di Montaùto ed il
Castello di Galbino. Sotto ad Anghiari, raccolti a grappolo,
abbiamo i castelli di Pianettole, Sorci,
Verrazzano e Toppole.
Pievi
e monasteri sono invece più diffusi su tutto il territorio,
anche se la maggior parte è localizzata tra i comuni di Anghiari e
Caprese Michelangelo.
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